lunedì 21 dicembre 2020

STEP #22 - Un manuale d'uso

Condizioni preliminari

1) Normalmente un altimetro, se pur non essendo esattamente tarato, serve in qualche modo quando si conosce esattamente la quota del luogo dove ci troviamo. In questo caso, basta riportare sull'altimetro il dato del punto conosciuto, naturalmente solo quando si è fermi da qualche minuto per dar tempo allo strumento di adattarsi alle nuove condizioni.
 
2) Un altimetro funziona abbastanza perfettamente, per un ciclo di qualche giorno, se oltre ad essere tarato in funzione delle pressioni e delle altezze riferite al livello del mare o al livello del posto, si considerino anche i fattori di variabilità ambientale (es. modo di uso, esposizione alle temperature, umidità e sbalzi di pressione quotidiana).

Situazioni operative
1 - Conoscenza della sola quota
La prima situazione in cui ci si trova facilmente è quella in cui l'altimetro non è stato tarato, ma si conosce la quota e posizione del posto. A questo punto l'unica soluzione è quella di regolare l'altimetro sulla stessa quota geografica. ESEMPIO: consideriamo un punto Base di partenza con una quota relativa al livello del mare di 500 metri; si va ad operare sul pulsante di sblocco del nostro strumento, che potrebbe essere quello più comune di tipo digitale con orologio, per riportarlo alla stessa quota di 500 metri. Fatto ciò, siccome l'altimetro segna anche la pressione barometrica, contemporaneamente si avrà anche una pressione atmosferica di riferimento  (normalmente è quella riferita a livello del mare). Tuttavia è ovvio che ci potremmo trovare di fronte a diversi valori di pressione tra altimetri non perfettamente tarati.




2 - Conoscenza del valore di pressione atmosferica
Collegandovi tramite internet al portale dell'Aeronautica Militare, nella sezione Meteo si trovano tutti i dati necessari riguardo la propria quota sia le pressioni riferite al livello del mare (QNH) e quelle relative al livello del terreno (QFE ) (si può anche chiedere alla stazione meteo più vicina).
ATTENZIONE, ogni volta che si chiede direttamente il valore di pressione ad un ufficio meteo aeroportuale, bisogna controllare se il valore trasmesso è quello riferito a livello mare (QNH) oppure quello della quota della stessa stazione di rilevamento (QFE o QFF).
Una volta conosciuto il valore di pressione a livello del mare (QNH) ed inserito nell'altimetro, dovrebbe risultare la quota esatta in cui ci si trova, se l'altimetro funziona automaticamente o non presenta errori.
Se non è così, perché alcuni altimetri possono avere regolazioni indipendenti, si deve regolare anche la quota sul valore esatto conosciuto. In questo modo, si ha quindi una taratura precisa.

3 - In mancanza di valori precisi
Per ultimo, supponiamo di non conoscere la quota del posto; dobbiamo regolarci in maniera empirica.
Il modo più semplice è quello di inserire il livello zero nell'altimetro e controllare anche la pressione atmosferica risultante. Partendo dal valore zero ci si rende conto del progredire della quota durante tutta l'escursione. Al ritorno, se la pressione atmosferica durante la giornata non è cambiata, si ritroveranno gli stessi valori di partenza, compreso lo zero di quota. Se tuttavia durante il percorso c'è stato un forte cambiamento di tempo, ad esempio in peggioramento, l'altimetro registrerà una quota superiore a quella di partenza; viceversa inferiore se le variazioni meteo si sono modificate in meglio.
In ogni caso ed in condizioni di normalità, durante il percorso si potrà considerare quanto si è alti dal punto di partenza ed in quanto tempo si è percorso un certo dislivello.






Nessun commento:

Posta un commento

STEP #28 - La sintesi finale

 Abbiamo analizzato a pieno questo strumento, l'altimetro, scoprendo un meraviglioso mondo fatto non solo di complessità scientifica ma ...